Esperienze
COSA SUCCEDE AI SOLDATI TRENTINI IN GUERRA?
I soldati vivono esperienze diverse durante il conflitto: c’è chi muore, chi rimane ferito o prigioniero durante i combattimenti; c’è chi viene decorato, chi diserta, chi è congedato. Nuove esperienze arrivano dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in cui moltissimi soldati sono sbandati. Da lì si apre una nuova fase della guerra: molti vengono internati, altri partecipano alla resistenza, altri collaborano con i tedeschi.
Come leggere il grafico?
Ogni cerchio rappresenta un’esperienza di guerra, la dimensione e il colore sono proporzionali alla percentuale di soldati che l’hanno vissuta. Più l’area del cerchio è grande e scura, maggiore è il numero di soldati coinvolti.
QUANTI ALPINI SONO STATI INTERNATI? TRA I PRIGIONIERI QUAL È L’ARMA DELL’ESERCITO PIÙ RAPPRESENTATA?
La tabella successiva mette in relazione l’anno di nascita (definito in gergo militare come “classe di leva”) con le esperienze di guerra vissute dai soldati trentini, anche quelle affrontate in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, come ad esempio l’internamento e la partecipazione alle varie forme di resistenza. Si tratta di un grafico che ci consente di visualizzare il vissuto delle diverse “classi” e di confrontarle tra loro.
Come leggere il grafico?
Ogni cella incrocia un’esperienza di guerra con un anno di leva. L’intensità del colore è proporzionale al numero di soldati: più è scura, maggiore è il valore.
COSA È SUCCESSO AI SOLDATI NATI NEL 1916? E A QUELLI DEL 1923?
La tabella successiva mette in relazione l’anno di nascita (definito in gergo militare come “classe di leva”) con le esperienze di guerra vissute dai soldati trentini, anche quelle affrontate in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, come ad esempio l’internamento e la partecipazione alle varie forme di resistenza. Si tratta di un grafico che ci consente di visualizzare il vissuto delle diverse “classi” e di confrontarle tra loro.
Come leggere il grafico?
Ogni cella incrocia un’esperienza di guerra con un anno di leva. L’intensità del colore è proporzionale al numero di soldati: più è scura, maggiore è il valore.